Chiama - 344 062 9814
Terapia Fotodinamica
Dermatologia
TERAPIA FOTODINAMICA
Da alcuni anni la terapia fotodinamica è utilizzata con successo per:
- il trattamento di tumori superficiali della pelle (cheratosi attiniche, carcinomi basocellulari superficiali e morbo di Bowen)
- le forme di acne infiammatoria, anche severe, poco responsive alle comuni terapie
- il fotoringiovanimento, ossia per migliorare la pelle nei soggetti con invecchiamento dovuto alla luce solare (fotodanneggiamento).
Contattaci per fissare il tuo appuntamento!
Richiedi l'appuntamentoCome si svolge la terapia fotodinamica
La terapia fotodinamica prevede l’applicazione di una crema fotosensibilizzante sulla pelle che viene incorporata solo dalle cellule “malate”.
È necessario che la crema rimanga in sede per un periodo variabile da 1 a 3 ore.
Trascorso tale tempo, la crema viene rimossa e la zona viene irradiata con una lampada che emette una luce rossa in grado di innescare una reazione fotochimica che permette di eliminare selettivamente la lesione da trattare.
È una terapia assai versatile e priva di tossicità.
La crema fotosensibilizzante
La crema fotosensibilizzante ha la funzione di aumentare la sensibilità della pelle alla luce.
I due composti fotosensibilizzanti utilizzati per la terapia fotodinamica sono il metilaminolevulinato e l’aminolevulinato.
Si tratta di due molecole assolutamente prive di tossicità per l’organismo.
Il fotoringiovanimento
La terapia fotodinamica può essere utilizzata per combattere il fotoinvecchiamento, ossia l’invecchiamento della pelle dovuto all’esposizione prolungata alla luce solare, che si manifesta con comparsa di piccole macchie della pelle e colorito spento.
Le zone generalmente trattate sono il viso, il collo, il decolletè e le mani.
Il fotoringiovanimento viene attuato applicando sulla pelle la sostanza fotosensibilizzante, che verrà lasciata in posa dalle 2 alle 3 ore, e procedendo poi all’irradiazione con specifica lampada a luce rossa.
Dopo due settimane dal primo trattamento sarà già possibile apprezzare i primi risultati, che potranno essere migliorati o consolidati con trattamenti successivi.
Terapia fotodinamica: Domande frequenti
Quante sedute di terapia fotodinamica sono necessarie?
Nelle lesioni superficiali, come le cheratosi attiniche, è generalmente sufficiente una singola seduta o un paio di sedute. Per i tumori epiteliali di maggior spessore (carcinoma basocellulare, morbo di Bowen) si ricorre a sedute ripetute una volta alla settimana fino alla scomparsa della lesione.
Nell’acne il numero di sedute dipende dall’estensione e dalla gravità delle lesioni, e si ricorre generalmente a sedute ripetute ogni 7-14 giorni fino ad una remissione del quadro clinico. In media sono necessarie 3-4 sedute per osservare un miglioramento del quadro clinico.
Nel fotoringiovanimento già una singola seduta dà ottimi risultati, ma il trattamento può essere ripetuto successivamente secondo le necessità.
Quali sono i vantaggi della terapia fotodinamica rispetto alla altre terapie?
La terapia fotodinamica permette di evitare l’intervento chirurgico ed è assai utile per i pazienti che presentano controindicazioni alla chirurgia.
Pensiamo ad esempio a pazienti anziani, che assumono anticoagulanti, e non possono essere operati con la classica chirurgia, o ancora a pazienti che hanno paura degli aghi e dei bisturi e rifiutano l’intervento chirurgico.
La selettività della sostanza fotosensibilizzante per le cellule malate, con risparmio del tessuto sano, porta ad una guarigione più rapida e ad risultato esteticamente molto più accettabile, senza la presenza di cicatrici.
Esistono controindicazioni alla terapia fotodinamica?
Le controindicazioni alla terapia fotodinamica sono:
- fotosensibilità
- assunzione di farmaci fotosensibilizzanti
- porfiria (rara malattia cutanea caratterizzata da una maggiore sensibilità della pelle al sole)
- gravidanza e allattamento
Cosa succede dopo aver eseguito la terapia fotodinamica?
Immediatamente dopo il trattamento si avrà la comparsa di eritema (rossore) e talvolta di un lieve gonfiore della zona trattata, accompagnata da una sensazione di bruciore/dolore che varia da soggetto a soggetto. L’eritema perdurerà nei giorni post-trattamento per un periodo variabile da 1 a 2 settimane, accompagnato da esfoliazione degli strati superficiali della pelle e formazione di croste, mentre il dolore scomparirà nel giorno successivo al trattamento, e potrà essere ben controllato dall’assunzione di tachipirina.
Tutti questi effetti, sebbene possano spaventare, sono da ritenersi assolutamente normali, e sono segno del buon funzionamento della terapia.
È di fondamentale importanza evitare l’esposizione diretta alla luce del sole per le 48-72 ore successive al trattamento, per via della possibile comparsa di fenomeni di fotosensibilizzazione.
La terapia fotodinamica può essere utilizzata anche per altre patologie?
Sì, in letteratura esistono diverse indicazioni all’utilizzo della terapia fotodinamica. In particolare questa terapia si è rivelata particolarmente efficace per trattare verruche resistenti alle altre terapie.
Quanto costa la terapia fotodinamica?
Il costo di una seduta di terapia fotodinamica varia in relazione alla patologia trattata, alla sede, e alla sua estensione. Una seduta costa generalmente dai 250 ai 500 euro.