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Macchie della pelle
Dermatologia per il viso
MACCHIE
DELLA PELLE
“Macchie della pelle” è un termine generico che può indicare diverse condizioni antiestetiche della pelle.
La forma più comune di macchie della pelle sono le “lentigo solari”, che consistono nella comparsa di numerose macchie e chiazze di varia forma e di colore bruno nelle zone esposte al sole: viso, dorso delle mani, collo e decolleté.
Un’altra forma di macchie della pelle è rappresentata dal “melasma o cloasma”, che consiste nella comparsa di una pigmentazione più diffusa e meno circoscritta, in cui il colorito della pelle non è più omogeneo ma presenta zone più scure alternate a zone più chiare.
Anche un processo infiammatorio acuto può determinare la comparsa di macchie della pelle, le cosiddette “iperpigmentazioni post-infiammatorie” che possono comparire in qualsiasi parte del corpo.
Ben conosciute da tutti, e assolutamente benigne, sono le lentiggini e le efelidi, che possono comparire già in giovane età sul viso ma anche sul dorso.
Esistono quindi molte cause di macchie della pelle, e ogni forma richiede una precisa terapia, ma ancor prima una diagnosi corretta da parte del dermatologo.
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Richiedi l'appuntamentoLa principale causa delle macchie della pelle
I raggi solari
La principale causa dell’insorgenza di macchie della pelle, in particolare delle lentigo solari, è rappresentata dai raggi solari.
L’esposizione cronica e prolungata al sole, specialmente se accompagnata da scottature solari, è una delle principali cause dell’insorgenza delle macchie solari.
Se il sole può essere benefico, entro certi limiti, per la nostra pelle e per la produzione di vitamina D, d’altro canto non bisogna esagerare e utilizzare le dovute precauzioni.
Un’esposizione solare eccessiva è causa dell’invecchiamento cutaneo precoce, della comparsa di rughe e macchie della pelle nonché di tumori cutanei talvolta pericolosi come il melanoma.
Le scottature
Anche le scottature di altro tipo, come quelle provocate da acqua od olio bollente, o da incidenti sul lavoro, possono essere responsabili della comparsa di ustioni e macchie della pelle, causate da una iperpigmentazione post-infiammatoria.
Le persone più interessate dalle macchie della pelle
Sia le donne che gli uomini possono manifestare la comparsa di macchie della pelle.
Le statistiche affermano che circa il 90% della popolazione italiana di età superiore ai 60 anni presenta macchie della pelle, in particolare lentigo solari.
I trattamenti per le macchie solari
Esistono diverse terapie per le macchie solari, che il dermatologo consiglierà in base al numero, all’estensione e alle sedi interessate dalla loro comparsa.
Tra i trattamenti più utilizzati vi sono sostanze schiarenti, crioterapia, E.A.S.T., diatermocoagulazione.
Macchie della pelle: sostanze schiarenti
Le creme ed i gel depigmentati possono essere utilizzate per trattare le lentigo solari e il melasma: queste creme contengono sostanze attive come il resorcinolo, l’acido glicirretico e l’idrochinone. Queste sostanze, se usate con costanza per almeno 2 mesi, portano ad un progressivo miglioramento delle macchie della pelle.
E’ però necessario che la terapia venga proseguita per mesi affinché i risultati siano più evidenti.
Macchie della pelle: crioterapia
La crioterapia si avvale dell’utilizzo di azoto liquido, un gas alla temperatura di -196°C.
L’azoto liquido viene erogato con un apposito dispositivo direttamente sulla pelle e crea una bruciatura da freddo che favorisce l’eliminazione dell’inestetismo cutaneo.
Questa terapia è utilizzata con successo nel trattamento delle lentigo solari e delle cheratosi seborroiche. Il dolore è minimo e assolutamente tollerabile.
Dopo la crioterapia sono necessari circa 10-15 giorni affinché la zona trattata guarisca e la macchia non sia più evidente.
È importante evitare questo tipo di terapia nel periodo estivo, in quanto l’esposizione solare in seguito alla crioterapia può determinare la comparsa di una zona più chiara o più scura chiamata discromia.
Macchie della pelel: E.A.S.T. (Elettrical Arc Sublimation Therapy)
Questo acronimo indica un “Micro radio bisturi a sublimazione dermica con arco voltaico”, in parole semplice si tratta di un piccolo strumento in grado di produrre un minuscolo fulmine.
Attraverso questo fulmine l’inestetismo cutaneo “sublima” ovvero passa dallo stato solido a quello gassoso, e viene immediatamente eliminato.
Nella zona trattata rimarrà una piccola bruciatura che guarirà senza lasciare segni nei giorni successivi.
Questo strumento viene utilizzato con efficacia per trattare lentigo solari e cheratosi seborroiche.
Diatermocoagulazione per le macchie della pelle
Questa tecnica prevede l’utilizzo di un elettrobisturi (diatermocoagulatore), uno strumento in grado di generare onde radio che colpiscono la pelle facendo vibrare le molecole d’acqua presenti nelle cellule.
La lentigo solare o la cheratosi seborroica viene in questo modo distrutta selettivamente, senza andare a danneggiare il tessuto circostante. Per quanto sia poco invasiva, la diatermocoagulazione necessita di anestesia locale e deve essere eseguita esclusivamente da un medico esperto.
In seguito a questa procedura è assolutamente normale la comparsa di un lieve arrossamento, bruciore e la formazione di crosticine, che cadranno nei giorni successivi all’intervento.
Macchie della pelle: il melasma
Il melasma è una condizione caratterizzata dalla comparsa di chiazze brunastre a margini mal definiti e sfumati, confluenti tra di loro, che interessano fronte, guance, zigomi naso e mento. Sebbene si possa osservare nelle donne europee, questa condizione è più frequente nelle donne asiatiche e sudamericane.
La causa di questo disturbo non è del tutto conosciuta, anche se alla base della sua insorgenza sembra esservi una stimolazione ormonale che stimola la produzione di melanina.
Tra i fattori di rischio vi l’assunzione della pillola anticoncezionale, irregolarità mestruali e la gravidanza.
Se il melasma compare in gravidanza, si parla in particolare di maschera gravidica o cloasma, che talvolta può persistere dopo il parto e richiedere l’intervento del dermatologo.
Macchie della pelle: le cheratosi seborroiche
Le cheratosi seborroiche, chiamate anche verruche seborroiche, sono delle lesioni verrucose che possono comparire sul viso e sul corpo a partire dai 30-35 anni di età , ma che sono di più frequente osservazione dopo i 50 anni.
Il colore è solitamente bruno, ma possono essere anche color carne, rosa o marrone scuro. Le cheratosi seborroiche possono nascere come tali oppure possono derivare da una lentigo solare, che da piatta può rilevarsi e divenire verrucosa.
La cheratosi seborroica è una condizione assolutamente benigna, e rappresenta esclusivamente un inestetismo cutaneo privo di potenziale maligno. Tuttavia le cheratosi seborroiche sono spesso vissute dal paziente come un disagio estetico, e associate all’invecchiamento della pelle. Per questo motivo possono essere trattate efficacemente con le terapie che verranno successivamente menzionate.
Macchie della pelle: domande frequenti
Le macchie della pelle sono sempre benigne?
Le macchie della pelle non sempre sono benigne, a volte possono essere spia dell’insorgenza di un tumore cutaneo.
Nel corso della visita il dermatologo, attraverso l’utilizzo di una speciale lente chiamata dermatoscopio, è in grado di differenziare le forme benigne come le lentigo solari, dalle forme maligne come il melanoma o altri tumori cutanei.
In alcuni casi dubbi il dermatologo potrà prescrivere l’esecuzione di una biopsia cutanea per esame istologico, ossia un prelievo di un piccolo campione di pelle che verrà analizzato per stabilire se la macchia è benigna o maligna.
Le macchie della pelle sono pericolose?
Dipende dalla diagnosi. Generalmente le più comuni macchie della pelle, come lentiggini, efelidi e lentigo solari, rappresentano dei semplici inestetismi cutanei e sono innocui per la nostra salute.
Esistono tuttavia macchie della pelle più pericolose, come le cheratosi attiniche, il basalioma, lo spinalioma ed il melanoma, che se trascurate, possono essere responsabili dell’insorgenza di problemi seri e da non sottovalutare.
Una cheratosi attinica può lentamente trasformarsi in carcinoma squamoso, un basalioma non trattato può invadere i tessuti circostanti, uno carcinoma squamoso non trattato può estendersi rapidamente e distruggere i tessuti limitrofi.
Esiste inoltre un tumore cutaneo particolarmente maligno, il quale può metastatizzare: si tratta del melanoma, la cui diagnosi e asportazione deve essere il più precoce possibile.
Come prevenire la comparsa delle macchie della pelle?
La prevenzione delle macchie della pelle è possibile se si evitano esposizioni solari prolungate e lampade abbronzanti.
Le scottature solari in età infantile sono le più dannose. Se è vero che una pelle giovane guarisce e si rigenera più in fretta, è bene ricordare che la pelle è dotata di una memoria, e non dimentica: le scottature solari dell’adolescenza si pagano in età adulta e avanzata.
Chi si è esposto abbondantemente al sole e alle lampade solari da giovane avrà un invecchiamento cutaneo più precoce, con comparsa di rughe, macchie solari e spesso anche tumori cutanei.
È necessario evitare l’esposizione solare estiva nelle ore centrali della giornata, ossia ci si può esporre prima delle 11 del mattino e dopo le 16 del pomeriggio utilizzando una apposita protezione solare ed evitando di stare ore e ore al sole.
Ci si deve esporre al sole con una protezione spf (sun protection factor) compresa fra 30 e 50 per i fototipi più scuri e superiore a 50 per i fototipi più chiari.
Se prendo poco sole per evitare la comparsa di macchie della pelle, posso avere la vitamina D bassa?
D’estate sono sufficienti 20 minuti in T-shirt e pantaloncini per aumentare efficacemente i livelli di vitamina D, per cui non è sensato rimanere ore al sole per sintetizzare efficacemente questa vitamina.
Nella stagione invernale, se la vitamina D diviene carente o insufficiente, si può integrare per via orale senza ricorrere a dannose lampade solari.
Le lampade solari possono essere utili per “preparare” la pelle al sole e ridurre così l’insorgenza di macchie solari?
No, le docce e i lettini solari abbronzanti emettono perlopiù raggi ultravioletti di tipo A (UVA), e solo una minima parte di ultravioletti B (UVB).
I raggi UVA procurano una rapida ma “finta” abbronzatura, causata dalla ossidazione della melanina già presente nella pelle.
Questa finta abbronzatura non protegge dalle scottature e dei danni a lungo termine causati dagli UV (rughe, invecchiamento cutaneo, macchie della pelle e tumori cutanei).