I Rimedi per le Scottature Solari
A cura di Nicolò Rivetti
Medico Dermatologo e Tricologo
Volevo sapere quali fossero i rimedi principali per le scottature solari, oltre alle creme doposole, ormai molto usate nella beauty routine a seguito dell’esposizione solare.
Le scottature solari sono molto comuni nel periodo estivo, e sono dovute ad una esposizione al sole eccessivamente prolungata senza la giusta protezione.
Esattamente come quelle provocate dal fuoco e dal calore, anche le scottature solari possono avere diversi gradi di severità e, se non trattate in maniera corretta, da lievi possono aggravarsi fino a diventare ustioni severe e mettere a rischio la salute della propria pelle.
Esistono 3 livelli di ustione solare, dalla più lieve alla più severa:
- ustione solare di primo grado: sono quelle più comuni e si manifestano con arrossamento, dolore al tatto, brividi e, in alcuni casi febbre. La pelle viene danneggiata esclusivamente nel suo strato superficiale, l’epidermide, e la guarigione avviene nell’arco di un paio di settimane.
- ustione solare di secondo grado: sono più intense delle precedenti e si manifestano con comparsa di rossore, vescicole, bolle, dolore, brividi e spesso febbre. Le bolle sono piene di liquido e spesso si rompono determinando la comparsa di zone disepitelizzate. La pelle in questo caso è coinvolta sia nel suo strato superficiale, l’epidermide, che quello più profondo, il derma.
- ustione solare di terzo grado: sono le più severe e possono richiedere l’ospedalizzazione. A differenza delle precedenti oltre all’epidermide e al derma interessano anche i tessuti sottostanti. La zona ustionata appare di colore marrone o nerastro. Il dolore, paradossalmente, può essere assente per il danno che subiscono le strutture nervose. Richiedono almeno 1 mese per guarire, e lasciano cicatrici nella parte ustionata.
Il rischio di andare incontro ad una scottatura solare dipende dal fototipo, ossia dal grado di pigmentazione della nostra pelle.
Esistono 6 fototipi secondo la classificazione di Fitzpatrick. Le persone con pelle chiara (fototipo I e II) sono quelle più soggette alle scottature solari, poiché producono meno melanina, la sostanza che protegge la pelle dai raggi UV e determina l’abbronzatura. Questo non esclude però la possibilità alle persone di più scura (fototipo III, IV, V e VI) di scottarsi ugualmente.
Le scottature solari sono più comuni durante le prime esposizioni, quando la pelle non ha ancora accumulato sufficiente pigmento (melanina) e quindi dispone di una bassa protezione naturale.
Un altro fattore importante da considerare è l’ora del giorno in cui ci si espone. È necessario evitare di esporsi nelle ore centrali della giornata, ossia tra le ore 10 e le ore 16, in quanto il sole, in tale fascia oraria, è più intenso. Bisogna inoltre tenere conto che ci si può scottare anche sotto l’ombrellone: superfici riflettenti la luce, come specchi d’acqua e sabbia, fanno sì che i raggi solari raggiungano la nostra pelle attraverso i fenomeni di riflessione e rifrazione.
Bisogna anche considerare che non tutte le parti del corpo sono ugualmente sensibili ai raggi ultravioletti. Palpebre, naso, orecchie e labbra sono zone più delicate e suscettibili alle scottature, e devono essere adeguatamente protette.
I bambini sotto i sei mesi di vita non devono tassativamente essere esposti alla luce solare diretta, in quanto la loro pelle non è ancora dotata di alcun sistema di difesa ed una scottatura solare. Altre categorie vulnerabili sono i bambini al di sotto dei 3 anni di età: le ustioni solari in età pediatrica sono molto pericolose e aumentano il rischio di sviluppare tumori della pelle in età adulta.
Cosa fare in caso di scottatura?
Nel caso in cui la scottatura sia di lieve entità, è consigliabile mettere subito la zona corporea interessata sotto acqua fredda corrente e successivamente applicare una fetta di patata, in modo da bloccare il processo infiammatorio. Questo rimedio “casalingo” è piuttosto efficace, in quanto l’amido contenuto nella patata è dotato di una naturale funzione antiarrossante e decongestionante.
I prodotti doposole devono essere utilizzati nella nostra skin care routine estiva tutti i giorni, dopo che ci si è esposti al sole, per mantenere la corretta idratazione cutanea. In caso di scottatura solare lieve, i doposole, dotati di azione emolliente e idratante, possono essere di sollievo, specialmente se vengono raffreddati in frigorifero prima di applicarli.
Se l’ustione è più profonda (I grado profondo, II grado e III grado) sono tuttavia insufficienti per far fronte al problema. Se l’ustione è di entità più intensa sarà necessario ricorrere all’utilizzo di pomate antibiotiche, per evitare una sovrainfezione batterica, e talvolta all’utilizzo di un cortisonico locale o, nei casi più severi, per via sistemica, al fine di ridurre il rossore e l’edema.
Dopo aver applicato qualsiasi pomata sulla pelle ustionata bisogna appoggiare a diretto contatto con la pelle una fasciatura con garza sterile non troppo rigida, evitando che la parte “malata” venga stretta troppo. Se è presente dolore l’assunzione di antifiammatori non steroidei (FANS) per via orale è indicata.
Oltre ad idratare la nostra pelle dall’esterno è fondamentale farlo anche dall’interno, bevendo molta acqua per prevenire la disidratazione. Anche l’alimentazione è un alleato contro le scottature solari. Gli alimenti contenenti antiossidanti, vitamina E, licopene e beta caroteni, come albiococche, carote, melone, pomodori, arance, spinaci, asparagi e frutti di bosco, aiutano a rigenerare la pelle e sono uno stimolo alla produzione di melanina.
Dopo la scottatura è fondamentale evitare il sole per le 2 settimane successive e, successivamente, esporsi gradualmente con una adeguata protezione solare.
Altre cose de evitare in presenza di scottatura solare sono: grattare la pelle, asciugarsi con panni in spugna ruvida, eseguire peeling e scrub e rompere le vescicole o le bolle che si formano sulla pelle, in quanto aumentano il rischio di sovrainfezione batterica.
Rimane di fondamentale importanza precisare che prevenire è meglio che curare. Per evitare le scottature solari è sempre necessario utilizzare una protezione solare adatta al proprio fototipo e applicarla in quantità sufficiente ogni 2 ore e ogni volta che si fa il bagno o ci si fa la doccia. Esistono oggi diversi tipi di formulazioni (in crema, latte, spray, spray invisibile) che permettono di accontentare le esigenze di ognuno e di fotoproteggersi in totale sicurezza e comfort.
In particolare per il sesso maschile risulteranno più agevoli le protezioni solari in spray, che penetrano più facilmente nelle zone pilifere, e le formulazioni in gel per il viso, che risultato facilmente assorbibili e non appiccicose.
Dottor Nicolò Rivetti
Nicolò Rivetti si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università Pavia nel 2011.
Successivamente ha conseguito la specializzazione in Dermatologia e Venereologia presso la Clinica Dermatologica della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, in un percorso guidato da un’eccellente équipe medica, che gli ha permesso di approfondire lo studio di patologie dermatologiche complesse quali psoriasi, acne, vitiligine, melanoma, linfomi cutanei ecc.
Si occupa di dermatologia clinica e chirurgica, con particolare interesse per la tricologia e la dermatologia allergologica. Dal 2016 collabora con il dott. Piero Tesauro, chirurgo plastico di fama internazionale, specializzato in chirurgia della calvizie.
Esercita la sua attività a Vigevano, presso lo studio di via Gambolina 4, e lavora inoltre come libero professionista all’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano, allo Studio Tesauro di Milano e al Centro Medico Sant’Ambrogio di Casei Gerola (PV). È autore di diverse pubblicazioni indicizzate su PubMed e partecipa attivamente a numerosi congressi in qualità di relatore.