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Caduta di capelli
Visita Tricologica
Caduta di capelli eccessiva
L’aumentata caduta di capelli è un evento che ciascuno di noi, durante la propria esistenza, avrà sicuramente sperimentato. Sarà capitato infatti a molti lettori di osservare, nel periodo autunnale, una aumentata caduta.
In questo caso si tratta di una condizione del tutto normale, che si autorisolve spontaneamente nel giro di alcuni mesi, la cui causa pare essere legata allo stress ossidativo esercitato dai raggi solari estivi nei confronti dei follicoli piliferi.
Ma può accadere che l’aumentata caduta di capelli non sia stagionale, e si verifichi in periodi diversi dall’autunno. In questi casi sarà bene rivolgersi ad un dermatologo esperto in tricologia, al fine di passare in rassegna le varie cause che possono aver scatenato l’effluvio.
Caduta di capelli: telogen effluvium acuto
Con il termine di “telogen effluvium acuto” (o effluvio acuto in telogen) si definisce una aumentata e diffusa caduta di capelli derivante dall’entrata prematura del capello nella fase terminale del suo ciclo vitale, denominata appunto telogen.
Le cause possono essere molteplici ed includono malattie sistemiche, febbre prolungata, diete troppo restrittive, farmaci, stress psicofisici importanti e interventi chirurgici.
Caduta di capelli: telogen effluvium cronico
La caduta ha inizio circa 3 mesi dopo l’evento causale e si autorisolve generalmente nei 6 mesi successivi. Se la caduta dura più di 6 mesi non si parlerà più di telogen effluvium acuto, bensì di “telogen effluvium cronico”.
Il telogen effluvium acuto colpisce prevalentemente il sesso femminile, creando molta ansia e preoccupazione, e determinando una richiesta urgente di visita tricologica.
Caduta di capelli: i sintomi
Frequentemente il telogen effluvium acuto è accompagnato da una sensazione descritta come fastidio, dolore, sensazione puntoria del cuoio capelluto, denominata “tricodinia”, la quale scompare spontaneamente con il risolversi della caduta.
Caduta di capelli: Domande Frequenti
Perché rivolgersi al dermatologo/tricologo?
In caso di aumentata caduta di capelli è fondamentale raccogliere una accurata anamnesi, al fine di ricercare quale o quali possono essere le cause di effluvio.
Fondamentale a tal proposito è indagare lo stile di vita, chiedendo al paziente se fuma, quante ore dorme per notte, se il sonno è di buona qualità, se pratica sport, che dieta segue e così via.
Molte volte si pensa che i capelli siano poco connessi con il nostro modo di vivere, considerandoli delle semplici appendici cutanee da curare con shampoo e lozioni cosmetiche. Ma non vi è nulla di più sbagliato. I capelli riflettono il nostro modo di vivere e le nostre abitudini quotidiane, e per garantire la loro salute è talvolta necessario svolgere un lavoro a 360° sul nostro organismo. Ecco perché il dermatologo si avvale spesso della collaborazione di figure specialistiche quali il nutrizionista, il medico internista, l’endocrinologo, il ginecologo, il gastroenterologo e lo psicologo/psichiatra.
E’ necessario svolgere degli esami del sangue prima della visita?
Generalmente no. Durante la visita, in base alla diagnosi e ai dati raccolti dal medico verranno talvolta prescritti esami del sangue che potranno essere inviati successivamente via mail. L’esecuzione di esami prima della visita, oltre ad essere dispendiosa da un punto di vista economico, spesso fa sì che non vengano richiesti tutti gli esami necessari, o che vengano eseguiti esami del tutto inutili.
Se sono stati svolti esami del sangue per altri motivi, nei 6 mesi che precedono la visita, è bene portarli con sé.
Quali sono gli esami del sangue utili per i capelli?
In linea generale, i parametri utili per valutare la salute dei propri capelli sono i seguenti: emocromo + formula, elettroforesi delle sieroproteine, ferro, ferritina, transferrina, acido folico, vitamina B12, TSH reflex, anticorpi anti-tireoglobulina, anticorpi anti-tireoperossidasi, magnesio, calcio, vitamina D (25-OH), zinco, rame, colesterolo totale, HDL e LDL, trigliceridi.
In caso di alopecia androgenetica femminile potranno essere richiesti anche esami ormonali, da svolgersi tra il 3° ed il 5° giorno del ciclo mestruale: FSH, LH, delta-4-androstenedione, testosterone totale, sex hormone binding globulin (SHBG), prolattina, DHEA-s, 17-idrossiprogesterone
Quali altri esami verranno eseguiti durante la visita?
Durante la visita, oltre ad una accurata raccolta dell’anamnesi, il medico valuterà il paziente eseguendo un pull test ed esaminando il cuoio capelluto con il dermatoscopio (esame tricoscopico).
È importante che il paziente giunga alla visita senza aver lavato i capelli nei 3 giorni precedenti (vedi visita tricologica)
Il pull test è un semplice test che consiste nel tirare tra 2 dita una ciocca di capelli e contare successivamente i capelli che sono caduti e le loro caratteristiche. Si considera positivo se i capelli caduti sono in numero uguale o superiore a 8. Nel telogen effluvium acuto il pull test è positivo, e i capelli estratti si presentano in fase telogen. Il paziente con telogen effluvium acuto va incontro ad una abbondante caduta giornaliera di capelli, superiore ai 100 elementi e, in alcuni casi, uguale o superiore ai 1000 elementi.
L’esame tricoscopico permette di esaminare lo spessore dei capelli, di valutare se è presente ricrescita, se sono presenti capelli assottigliati, o se sono presenti malattie dermatologiche di accompagnamento del cuoio capelluto, quale la dermatite seborroica. L’esame tricoscopico è fondamentale per la diagnosi differenziale con altre patologie come l’alopecia androgenetica o le alopecie cicatriziali.
Quali sono le cure per bloccare l’aumentata caduta di capelli?
Non esiste una cura univoca al telogen effluvium acuto. La terapia fondamentale consiste nella rimozione della causa che ha scatenato la caduta. Se ad esempio l’effluvio è determinato da diete troppo restrittive, queste andranno corrette, se è determinato da scarse ore di sonno sarà necessario riposare di più e così via. Gli esami del sangue permetteranno poi di indagare specifiche carenze alimentari coinvolte nella caduta, e di colmarle attraverso una opportuna integrazione alimentare.
Il telogen effluvium cronico, di durata superiore ai 6 mesi, ha invece cause perlopiù misconosciute e di difficile identificazione. È opportuno, in questi casi, eseguire un’ampia batteria di esami del sangue, ricercando in particolar modo la presenza di ipotiroidismo o di anemie subcliniche, spesso responsabili della prolungata caduta.
Esistono infine cure “sintomatiche” che prevedono l’utilizzo di prodotti cosmetici o di steroidi topici, che frenano temporaneamente la caduta e possono tranquillizzare il paziente nell’attesa che il telogen effluvium termini il suo naturale decorso.